di Ezelinu Masili
(luglio 1995)
(da Il Provinciale del 1 settembre 1995)
Ezelino Masili, guspinese, canta in campidanese e in logudorese.
Ezelino Masili, sposato, dieci figli, è nato ad Arbus il 30 Gennaio 1924 ma risiede a Guspini dall'età di tre anni. Consegue il diploma di Licenza Elementare e poi quello di Stenografo Commerciale. Fa lo scalpellino fino all'età di 34 anni, poi abbandona quel mestiere per problemi di salute e si dedica al commercio ambulante. A spingerlo verso quella scelta è la sua passione, come egli stesso ama dire, «a fare il girovago». Gli piace stare con la gente e nelle feste la sua bancarella, tra torroni, biscotti, bianchini e altri dolci da lui stesso prodotti, diventa punto d'incontro per amici e appassionati di canzoni sarde.
Ezelino è un uomo particolare, straordinario, tutto da conoscere. Una vita povera di beni materiali, la sua, ma ricchissima di fantasia, di spirito di osservazione e di voglia di capire il mondo. Solo ora, a 71 anni, Ezelino Masili dà alla stampa il suo primo libro attraverso la Edizioni Fiore di San Gavino Monreale.
Si tratta del classico elefante che ha partorito un topolino, perché i manoscritti in cui l'autore conserva il suo vissuto sono veramente tanti. La vera vita per Ezelino Masili è cominciata con l'attività di poeta dialettale che lo ha portato a partecipare a numerosissime gare poetiche in tutta la Sardegna, quelle gare in cui all'intelligenza deve associarsi un vocabolario esteso, capacità d'improvvisazione, tanta arguzia e una buona dose di cultura.
"Sa Musa paesana" è appena un assaggio della capacità di comunicare di Masili ma lui nella sua brevissima introduzione dice: "Carissimi lettori, riconoscendo il modesto valore di questi componimenti non intendevo stamparli, ma per accontentare parecchi amici e paesani (che bontà loro mi considerano più di quello che sono) mi sono deciso e presento queste semplici poesie che nulla hanno a che fare con la vera arte poetica. ... ... ... In quanto al resto, ho solo la licenza elementare, ed è comprensibile che chi legge vi trovi più di un errore. Fiducioso nella vostra benevolenza auguro a tutti una buona lettura." Una umiltà autentica ma esagerata, quella di Masili.
Certo è che la lingua sarda materna, utilizzata in assoluta libertà da Masili non mancherà di originare, nei cultori della materia, le immancabili polemiche. Ma questo non ci dispiace. Superando le possibili ìlicenziosità poetiche” Ezelino Masili va considerato nel suo insieme con un occhio di riguardo per la sostanza che nei suoi componimenti sposa mirabilmente il ritmo.
Il libro, nelle sue 240 pagine, contiene 58 componimenti in campidanese e 29 in logudorese.
Gerardo Addari