di Eugenio Ibba
(settembre 2003)
"La chiesa madre di Santa Chiara Vergine è stata per tanti secoli il centro della vita del sangavinese, da quando, cioè, discostaronsi gli abitati da Nurazzeddu verso ponente in cui esisteva una chiesetta figliale, di Santa Chiara Vergine dell'Ordine Serafico (e) fu eretta in parrocchia verso la seconda metà del secolo XVI e precisamente tra il 1574 e il 1584. È la chiesa che ci ha accolto appena nati, ci ha visto suggellare il nostro sogno d'amore e nella quale abbiamo celebrato tutte le ricorrenze più importanti della nostra vita fino all'estremo saluto ai nostri cari. A distanza di circa cinque secoli la chiesetta si è trasformata tanto da essere invidiata come una cattedrale. Ogni angolo, anche il più minuscolo e nascosto, ha da narrarci la sua storia, testimonianza di usanze della storia dei sangavinesi che l'hanno voluta, hanno contribuito ad ingrandirla, ad abbellirla, a renderla più consona ai loro desideri".
Sono le prime frasi tratte dalla prefazione dell'autore da cui si evince immediatamente il clima amoroso entro cui si sviluppa la ricerca dello studioso. Eugenio Ibba procede nella ricostruzione storica del divenire della chiesa più importante della cittadina con metodo rigoroso eppure ne scaturisce un raccontare semplice, piano, rivolto a tutti perché la chiesa è di tutti i sangavinesi.
Allo stesso tempo il libro, grazie alle numerose citazioni, si pone come un autorevole punto di riferimento per ulteriori approfondimenti e percorsi di ricerca. Il libro è arricchito anche da una ventina di fotografie che aiutano a documentare com'era e com'è la parrocchiale di Santa Chiara.
Nella quarta di copertina la pubblicazione riporta un sintetico profilo dell'autore:
"Eugenio Ibba nasce a Gonnoscodina il 26 Gennaio del 1941, ma risiede fin da giovanissimo a San Gavino Monreale. I lunghi studi in Istituti religiosi lo hanno visto allievo di prestigiosi maestri. Fra questi, il canonico monsignor Severino Tomasi che per cinque anni fu suo insegnante.
Ibba fu tra i primi in Italia ad addottorarsi sulle tematiche teologiche dei presupposti storico-dogmatici per il ripristino del diaconato permanente. Successivamente, relatore il professor Manlio Brigaglia, ha dissertato sull'opera riformatrice di monsignor Pietro del Frago nella diocesi di Ales.
Ibba ha insegnato storia e filosofia nel Liceo dei padri scolopi di Sanluri dove, oltre a svolgere l'attività di insegnante, ha collaborato con padre Francesco Colli Vignarelli per il periodico culturale 'Su alla Vetta'.
Dopo dieci anni di insegnamento nell'Istituto scolopino, Ibba passa alle dipendenze dello Stato come docente di storia e filosofia nel Liceo scientifico 'G. Marconi' di San Gavino Monreale, dove ha insegnato per tredici anni. Attualmente presta la sua opera di docente di scienze umane nel liceo socio-pedagogico "E. Lussu" della stessa cittadina.
Eugenio Ibba ha scritto il numero unico sui quattrocento anni di presenza francescana a San Gavino ed ha collaborato a lungo per la pagina culturale del periodico Il Provinciale oggi. Ora, sullo stesso periodico e sull'Oristanese, porta avanti una ricerca sui cinquecento anni dell'unificazione della diocesi di Ales-Terralba.".