di Maria Giuseppina Atzori
(giugno 2006)
(dalla presentazione)
Un catalogo di moda d’altri tempi
È il naturale coronamento di una passione che per anni ha pervaso lo spirito di Maria Giuseppina Atzori e di suo marito Mauro Usai, due persone che dopo essersi dedicate alla famiglia hanno allargato i loro interessi all’intero ambito sociale guspinese con immensa voglia di dare e di partecipare attivamente alla vita della Comunità.
Li ho conosciuti fin da quando coinvolgevano e aggregavano giovani e meno giovani in una scuola di ballo liscio-standard e latino americano denominata “Orchidea Blu” ma, già da allora, all’impegno sociale della scuola di ballo i coniugi Usai associavano la passione per la ricerca sulle tradizioni popolari e in particolare per i costumi e accessori usati nel loro paese già dai primi dell’ ‘800.
Si poteva incontrarli nelle mostre con i loro manichini vestiti di orbace o di sfolgoranti costumi sardi ottenuti in prestito da loro amici guspinesi. Puntigliosa la ricostruzione, soprattutto degli abiti della festa arricchiti da complementi decorativi come spille, collane e altri gioielli tipici della cultura sarda in cui spiccano quelli in filigrana d’oro e d’argento e coralli.
Dalla passione nasce questo libro. Da quella passione che fissandosi sulla carta garantisce una sicura eredità culturale rivolta soprattutto ai giovani perchè possano ricostruire il loro passato anche attraverso i modi di vestire di un tempo neanche tanto remoto.
Un libro è sempre una testimonianza, un contributo culturale importante ancorchè non esaustivo di un aspetto del vivere sociale che ha segnato e segna il procedere dell’umanità all’interno del suo contesto antropologico, politico ed economico. Ecco quindi nel libro dispiegarsi non un costume o un modello, ma numerose variazioni dettate di volta in volta dallo status sociale, dalle disponibilità economiche o dall’uso specifico per cui gli abiti venivano confezionati.
Sfogliando il libro di Maria Giuseppina Atzori si possono cogliere situazioni, storie e momenti diversi che possono condurre il lettore in un viaggio a ritroso interessante e a tratti romantico.
Gerardo Addari