di Gerardo Addari

(dicembre 2009)

Edizioni Fiore - 176 pagine - 23 euro

È il secondo libro di Gerardo Addari sullo zafferano di Sardegna. Nell’ottobre del 2003 usciva “Sua Maestà lo zafferano di San Gavino Monreale”. Un libro molto apprezzato. Infatti nel volgere di poco più di un anno è andato esaurito. Numerose sono state le sollecitazioni per una ristampa ma, dopo oltre sei anni, viste le mutate condizioni e i nuovi avvenimenti, l’autore ha preferito produrre questo nuovo libro. La cittadina di San Gavino è in continua evoluzione, dopo lunga attesa per lo zafferano di Sardegna è arrivato il marchio DOP (che però al momento attende di potersi affermare), per gli amanti della gastronomia sono state selezionate numerose nuove ricette e per il fiore viola si aprono nuove prospettive. Insomma, Addari ha ritenuto di avere individuato tutti i presupposti per produrre un libro, se non del tutto nuovo, ampiamente rivisto, aggiornato nella grafica e arricchito di nuove testimonianze e nuove ricette. Il nuovo libro, già come il precedente, si propone come contributo divulgativo per la conoscenza e la coltivazione del prezioso fiore che dona fin dalla notte dei tempi la più preziosa spezie della natura, tanto che lo zafferano viene anche comunemente detto “oro rosso”. San Gavino Monreale produce oltre la metà della spezie che si produce in tutto il resto d’Italia. Ciò -ritiene l’autore- oltre che alle condizioni pedologiche e climatiche, prerequisiti fondamentali, si deve ad un ambiente sociale che è riuscito a mantenere ostinatamente la tradizione di questa particolare coltivazione, pur con grande fatica e con una remunerazione spesso insoddisfacente. La prima affermazione lo zafferano la deve al suo esclusivo aroma che ha inebriato l’uomo fin dalla notte dei tempi, tanto che prima di entrare nella storia la droga è entrata nella mitologia e in numerose leggende.
Le informazioni sono state raccolte in tanti anni di convegni e manifestazioni dedicati allo zafferano, ricerche e sperimentazioni scientifiche condotte da docenti e ricercatori universitari ed esperienze sul campo di coltivatori che, spesso, hanno suggerito agli accademici più aperti di scientificizzare le loro conoscenze.
Oltre ai diversi metodi di coltivazione il libro riporta numerose curiosità sull’utilizzo della spezie in ambito medico, cosmetico e naturalmente culinario per arrivare a nuove frontiere che ipotizzano lo sfruttamento dei petali del fiore come colorante.
Il libro si rende piacevolmente leggibile anche grazie alla grafica e alle belle e numerosissime foto.
Le pagine sono 176 in formato 17x24 per un prezzo di 23 euro.

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